Tra mare e terra. I borghi dell'isola d'Ischia - Isola d'Ischia

Non solo Ischia Porto. Potrebbe esser questo il sottotitolo del breve itinerario alla scoperta della "doppia anima" dell'isola. Ischia, infatti, è molto più che una semplice località balneare, né la sua fama turistica può essere ridotta alle spiagge, alla movida e allo shopping delle strade a ridosso del suo porto principale. C'è dell'altro, e ha a che fare con le tradizioni e il vissuto di un'isola storicamente abitata da una maggioranza di contadini e una minoranza "intensa" di pescatori. È il caso, perciò, di approfondire i mille risvolti storici, architettonici e sociali di questa coabitazione. Di seguito, i 4 borghi che secondo noi meglio spiegano il "genius loci" dell'isola più grande del Golfo di Napoli.

Ischia Ponte
E il nostro itinerario non poteva che partire da Ischia Ponte, l'antico "borgo di Celsa". Per secoli Ischia Ponte è stata il cuore pulsante della vita civile, politica e religiosa dell'intera isola ma, soprattutto, è stata testimonianza importante della convivenza "possibile" tra classi diverse. Nobiltà e clero, da un lato; pescatori, dall'altro. Tanto è vero, che la "cifra" urbanistica del borgo è proprio il gioco di alti e bassi tra i palazzi dell'antica "nobiltà aenariana" e le umili case a schiera dei pescatori di Ischia Ponte e della vicina Mandra.

Per saperne di più:
Ischia Ponte
La Mandra

Campagnano
Campagnano, invece, per secoli è stato il fondo agricolo di quella "nobiltà aenariana" prima ricordata. Il borgo conserva ancora numerose tracce della sua precedente vocazione rurale. Segni che raccontano del passato, ma anche del presente di questa frazione del comune di Ischia. Da Campagnano, infatti, si arriva a Piano Liguori, villaggio contadino a oltre 300 metri sul livello del mare dove sono tuttora vitigni e orti domestici a disegnare in prevalenza il paesaggio. Il resto lo fa il panorama sublime di questo versante (sud-orientale) dell'isola, con lo sfondo dell'arcipelago flegreo e la coda "sinuosa" di Punta San Pancrazio. Raggiungibile, come pure Piano Liguori, anche da Barano, con partenza dal Vatoliere o dalla piccola chiesa della Madonna di Montevergine in località Schiappone.

Per saperne di più:
Campagnano
Piano Liguori

Sant'Angelo
Sant'Angelo, probabilmente ancor più di Ischia Ponte, è la quintessenza dell'architettura mediterranea, quel modo di costruire "sui generis" caratterizzato da addensamento degli spazi, superfetazioni, archi e colori pastello sulle facciate delle abitazioni. Un'altra enclave di pescatori, cui va il merito di aver trasformato negli anni il borgo natìo nella località più esclusiva dell'isola d'Ischia. Sant'Angelo è idealmente divisa in due: la parte bassa con la piazzetta e il porticciolo turistico; la parte alta, "La Madonnella", con la parrocchia, il piccolo cimitero e la maggior parte degli alberghi della zona.

Per saperne di più:
Sant'Angelo
La Madonnella

Panza
Panza, nel comune di Forio, è il cuore della viticoltura ischitana. La località, sull'isola d'Ischia, dove vengono prodotti i vini di maggior pregio, alcuni dei quali da decenni inseriti nei circuiti DOC e IGT. Merito della felice esposizione climatica e della ricca circolazione idro-termale che, unitamente all'abbondante presenza del tufo verde, spiega la fertilità dei terreni in quest'area. Non è un caso, perciò, che a Panza sono presenti le più grandi aziende vinicole dell'isola d'Ischia, impegnate in un'attività il cui significato va ben oltre la considerazione dei soli aspetti commerciali. Dalla consapevolezza delle risorse del territorio e, soprattutto, dalla necessità di valorizzarle al meglio, è nata nel 2007 "Andar per cantine", manifestazione della seconda quindicina di settembre, a metà tra l'itinerario storico-culturale e la rassegna enogastronomica. Un evento organizzato dalla dinamica Pro Loco della frazione con lo scopo di far conoscere le solide radici contadine del territorio, e dell'isola d'Ischia.

Per saperne di più:
Panza
Andar per Cantine

Va da sé che i borghi sopra descritti non sono le uniche testimonianze della "doppia anima" di terra e di mare evocata in apertura di articolo. Chi fosse interessato a seguire questa "traccia", farà bene perciò a visitare anche il borgo di Testaccio, sulla strada provinciale che porta alla spiaggia dei Maronti, o Noia e Calimera, i due borghi contadini di Serrara Fontana, da cui si arriva ai Pizzi Bianchi (Noia) e alla Pietra dell'Acqua (Calimera). Senza dimenticare Fontana, Buonopane e tutte le località meno turistiche che spiegano il fascino nascosto di Ischia.