Il web è pieno di storie di "cervelli in fuga" che, sfiduciati dall'Italia, vanno in cerca di miglior sorte all'estero. Una delle fortune di vivere a Ischia è che la fuga si può organizzare "quasi" da fermo, al più spostandosi qualche centinaio di metri sul livello del mare. Circa 400 nel caso dell'avvocato Antonio Rispoli, fondatore della Tenuta Del Cannavale Ischia Bio a Fiaiano (Barano d'Ischia), due ettari di coltivazioni con metodo biologico nello scenario di incanto del versante orientale dell'isola d'Ischia.
A sua volta, sbaglieremmo a confondere la scelta dell'avvocato Rispoli con la storia, invero un po' abusata, dell'uomo di successo che a un certo punto molla tutto e va a vivere in campagna. Al contrario, l'avv. Rispoli non molla un bel niente e l'esercizio della professione continua a essere il presupposto indispensabile per la cura di un sogno diventato realtà.
In questa storia contano le circostanze. In primis, la passione per l'agricoltura che l'uomo "coltiva" sin da bambino; la seconda, ha a che fare con la professione di avvocato, indispensabile a destreggiarsi nel mare magnum della burocrazia di casa nostra che troppo spesso scoraggia i costruttori di sogni.
Insomma passione e tenacia, valori che da sempre contraddistinguono i contadini dell'isola d'Ischia e che - non è retorica - vengono trasferiti agli ortaggi, agli alberi da frutto e al bellissimo vigneto di Biancolella recentemente impiantato grazie alla partnership con la nota D'Ambra Vini, la più antica casa vinicola dell'isola d'Ischia.
Del resto, la certificazione "bio" dei prodotti la si ottiene solo con il rispetto di pratiche assai rigorose che impongono maggiori sacrifici ai produttori a tutto vantaggio, però, dell'ambiente e soprattutto dei consumatori. L'auspicio è la nascita di gruppi d'acquisto per i prodotti a km 0 della Tenuta Del Cannavale. Tra gli altri, i saporitissimi fagioli zampognari, coltivazione autoctona delle terre di Campagnano e Piano Liguori.