Il film "Il Corsaro Nero", produzione cinematografica italiana del 1936, le cui riprese esterne sono state realizzate tutte sull'isola d'Ischia, è tratto dall'omonimo romanzo di avventura di Emilio Salgari. Già altri registi si erano cimentati in questa trasposizione cinematografica, ma il primo dei due tentativi precedenti è andato perso, mentre il secondo risulta incompleto. Questo con la regia, la sceneggiatura e il montaggio di Amleto Palermi, inoltre, è il primo film girato a Ischia.
L'isolotto di Sant'Angelo rappresenta una località caraibica, l'isola di Tortuga, covo di pirati dalla forma di carapace di tartaruga. L'ambientazione del film è infatti il Mar dei Caraibi. Dopo che il governatore di Maracaibo uccide il corsaro rosso, fratello del protagonista, la città costiera venezuelana, che nel '600 era sotto il dominio spagnolo, viene presa di mira. Il richiamo è alla storia romanzata del personaggio letterario Emilio di Roccabruna, signore di Ventimiglia, che, per vendetta, diventa corsaro e si allea con il bucaniere francese, realmente esistito, Francois l'Olonese. Nel lungometraggio, a un certo punto, il corsaro va all'arrembaggio di un galeone spagnolo dove c'è a bordo anche la figlia del governatore. Tra i due non manca il feeling, ma quando il corsaro nero scopre l'identità della donna, la lascia in mare su una scialuppa: alla deriva, riesce a tornare sulla terraferma, e scopre di essere stata adottata. Ma le scene ora vertono sull'incursione piratesca a Maracaibo; dopo un acceso combattimento, la città viene conquistata e il governatore ucciso. Sul finale, inoltre, il corsaro sposa la fanciulla.
Gli scenari interni sono stati girati a Roma negli stabilimenti Caesar e Cinès, mentre le scene esterne, a Ischia; oltre che a Sant'Angelo, sulla spiaggia dei Maronti, nei pressi della chiesa del Soccorso, agli scogli di Sant'Anna e in tutta la baia di Cartaromana, alla Torre di Guevara, al Castello Aragonese, alla Mandra. Tutte location perfette per la scenografia del film.
I galeoni erano navi vere, appositamente costruite nei cantieri Falanga di Torre del Greco. Spettacolari le inquadrature a mare, le tempeste, l'abbordaggio durante una battaglia navale, la cavalcata sulla spiaggia del Signore di Ventimiglia, i duelli. Il protagonista viene interpretato, piuttosto che da un attore, dallo schermidore Ciro Verratti, specialista del fioretto, che aveva conquistato cinque titoli mondiali e una medaglia d'oro alle Olimpiadi. Proveniva dal mondo sportivo anche una delle attrici, la campionessa di scherma Ada Biagini. Il cast, oltre a questi ultimi due, è composto da Silvana Jachino, Nerio Bernardi, Cesco Baseggio, Checco Durante, Guido Celano, Alfredo De Sanctis, Eugenio Duse, Fausto Guerzoni, C. Conti, Olinto Cristina, Romolo Costa, Augusto Bandini, Silvio Bagolini, Renato Bonatti, Roberto Cappella, Sergio Carmignani, Piero Carnabuci, Renato Terra, Alessandra Varna, Polidor, Diego Pozzetto, Leone Papa, Alfredo Martinelli. Tutta la troupe lavorò a Ischia per quattro mesi, soggiornando in gran parte presso quello che all'epoca era l'albergo La Geronda, in pineta.
Della durata di approssimativamente 97 minuti, Il Corsaro Nero, in bianco e nero, venne prodotto da Giorgio Genesi per Artisti Associati e distribuito da questa stessa società. L'aiuto regia era Giorgio Bianchi, il direttore della fotografia Vaclav Vich. Con le musiche di Alessandro Cicognini e la scenografia di Enrico Verdozzi e Antonio Lozzi, i costumi, l'arredamento, le armi e gli attrezzi sono stati curati da Nenè Bardelli, il suono da Giovanni Bianchi. Il direttore artistico era Italo Tomassi. Il film, nel 1938, venne proiettato nelle sale cinematografiche internazionali.