Il film "Il dottor Antonio", del 1937, con la regia di Enrico Guazzoni, è stato tratto dall'omonimo romanzo di Giovanni Ruffini, patriota e scrittore italiano. Il libro del 1855, scritto in inglese, volle sensibilizzare, nell'epoca risorgimentale, gli inglesi e i francesi sulla situazione italiana, attraverso la triste storia dell'amore tra Lucy e il dottor Antonio, medico, profugo politico siciliano, che si prende cura di lei dopo un incidente in carrozza, ma che viene arrestato dagli austriaci e imprigionato a Ischia (set del lungometraggio), precisamente nel Castello Aragonese, dopo i moti del 1848. Solo dopo alcuni anni dalla pubblicazione di questo romanzo semi-storico, si ebbe il raggiungimento di un'identità politica unitaria nazionale, esito della cosiddetta rivoluzione italiana, con la proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861, e la conseguente soppressione del carcere politico.
Nei 98 minuti di questo film drammatico e storico in bianco e nero, di produzione italiana, l'attore che interpreta il dottore è Ennio Cerlesi, mentre l'inglesina viene interpretata dalla ballerina e attrice statunitense di origine italiana Maria Gambarelli, e il padre di questa, sir John Davenne, da Lamberto Picasso. La sceneggiatura, di Gherardo Gherardi, scaturita dalla trasposizione, ridotta, dell'opera letteraria in audiovisivo, prevede un lieto fine, con Miss Lucy che riesce a ritrovare Antonio, corrompere una guardia carceraria e permettergli una fuga con lei che corona il loro idillio amoroso.
Le riprese dell'opera cinematografica sono state effettuate a Cinecittà e sull'isola d'Ischia, con il Castello Aragonese, ripreso sia dall'esterno che dall'interno, e gli specchi acquei antistanti solcati da tipici velieri dell'ottocento, come location principale. È la seconda volta nella storia che l'isola diventa luogo privilegiato, dopo Il Corsaro Nero nel 1936, di riprese cinematografiche.
La pellicola è prodotta dal regista e dalla ManderFilm e distribuita da quest'ultima e Logos Tv, con la fotografia di Massimo Terzano, il montaggio di Gino Talamo, le musiche di Umberto Mancini e Giovanni Fusco, la scenografia e i costumi dello stesso Enrico Guazzoni.
Una parte del famoso Castello sull'isola di marea di Ischia Ponte completato dagli Aragonesi, fu effettivamente adibita a carcere nel 1823 dai Borbone di Napoli. Nel 1851, vi furono realmente rinchiusi prigionieri politici del Risorgimento italiano come, tra gli altri, Carlo Poerio, che appare nel film interpretato da Enzo Biliotti, e Michele Pironti, la cui parte viene recitata da Rocco D'Assunta. C'è anche Ferdinando II di Borbone, che viene rappresentato dall'attore Augusto Di Giovanni.
Oltre agli interpreti già citati, nel cast Margherita Bagni, Vittorio Bianchi, Guido Celano, Giannina Chiantoni, Romolo Costa, Olinto Cristina, Ornella Da Vasto, Enzo De Felice, Mino Doro, Giuseppe Duse, Claudio Ermelli, Luigi Esposito, Cesare Fantoni, Giovanni Ferraguti, Giovanni Ferrari, Aristide Garbini, Alessio Gobbi, Gilberto Macellari, Achille Majeroni, Michelangelo Malaspina, Ermena Malusardi, Alfredo Menichelli, Giovanni Onorato, Luigi Pavese, Massimo Pianforini, Alfredo Robert, Vinicio Sofia, Pietro Tordi, Alessandra Varna, Tina Zucchi.