Il film "Villa Amalia", girato in gran parte a Ischia, è una produzione franco-svizzera del 2009. Con la regia di Benoît Jacquot, è stato tratto dall'omonimo romanzo del 2006 di Pascal Quignard, scrittore e saggista francese.
L'attrice protagonista Isabelle Huppert interpreta il ruolo di Ann, una musicista brillante e dotata, la cui stabilità emotiva traballa quando vede suo marito baciare un'altra donna. Senza esitazione, con l'aiuto del vecchio amico Georges (Jean-Hugues Anglade) abbandona il coniuge e si precipita a capofitto in un lungo viaggio per l'Europa che alla fine la porterà in una villa, di proprietà della signora Amalia, immersa nella natura dell'isola d'Ischia. Una volta sistemata, Ann insiste per spingersi a nuovi estremi e si prefigge di nuotare a mare il più al largo possibile. Svenuta sotto i cocenti raggi estivi, il suo corpo galleggiante viene tirato fuori dall'acqua dalla donna del posto Giulia (Maya Sansa), con la quale Ann inizia a esplorare nuovi aspetti della vita.
Le location sono quasi tutte ischitane. Oltre che a mare, le riprese vengono effettuate nel comune di Ischia (alla rive droite del Porto, dove la protagonista conversa al bar con una coppia, e a Campagnano, dove è ubicata la casa da cui il film prende il nome, Villa Amalia), nel comune di Serrara Fontana (sulla vetta tufacea del Monte Epomeo) e in quello di Barano. Alcune ambientazioni sono in Francia e in Svizzera, mentre la stazione ferroviaria si trova in Belgio.
Oltre ai già citati, nel cast Xavier Beauvois, Clara Bindi, Viviana Aliberti, Michelle Marquais, Peter Arens, Ignazio Oliva, Jean-Pierre Gos, Jean-Michel Portal. Con la sceneggiatura dello stesso regista Benoît Jacquot in collaborazione con Julien Boivent, la scenografia di Gérard Marcireau, la musica di Bruno Coulais, la fotografia di Caroline Champetier e il montaggio di Luc Barnier, la pellicola, prodotta da Rectangle Productions ed EuropaCorp (Edouard Weil, Serge Hayat, Jean-Marc Froehle) dura un'ora e mezzo.
Nel film drammatico, che ha come lingua originale sia il francese che l'italiano, il paesaggio ischitano, con la sua bellezza, diventa uno dei protagonisti. Nel libro, Ann cerca "un luogo al di fuori dell'enorme città umana mondiale" e si ferma ad Ischia, in una casa (inventata dalla fantasia dello scrittore) lunga e stretta, con un patio a picco sul mare. Il regista, profondo conoscitore delle isole del Golfo di Napoli, si vede recapitare dallo staff italiano un elenco di sette od otto ville e una casupola inaccessibile, se non attraverso un viottolo sterrato, a Campagnano, un antico borgo contadino. E voilà, il regista, alla vista di quest'ultima, non ha più dubbi sulla location principale. Tra i vigneti, il mare e il cielo, è questa la Villa Amalia che il team tecnico si occuperà di perfezionare per la scenografia, con una piccola terrazza, definita dal regista "posta nella luce infinita, in mezzo a un mare eterno", ideale anche per l'angolazione sull'orizzonte. L'ubicazione esatta della casa è la zona detta Pignatiello, raggiungibile solo a piedi, sul versante sud-orientale, dove sul livello del mare c'è la Grotta del Mago.
Benoît Jacquot e Isabelle Huppert hanno affittato, per soggiornare durante le riprese, una casa sull'isola ma, come dice il regista in un'intervista "ci sono hotel per tutte le tasche e alcuni palazzi lussuosi, molto costosi. Ovviamente, devi andare fuori stagione. Insenature, grotte d'acqua gorgogliante, spiagge di sabbia vulcanica. Se vuoi esplorare tutta la costa e Napoli, ti consiglio di scegliere Ischia come base. Non andarci per una giornata, resta lì".
L'anteprima nazionale del lungometraggio ha aperto, al galà nel Castello Aragonese, la settima edizione dell'Ischia Film Festival, il concorso cinematografico internazionale ideato da Michelangelo Messina per l'Associazione culturale Art Movie & Music che, con l'adesione del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Parlamento Europeo, ha l'obiettivo di diffondere quelle opere audiovisive che promuovono i territori e le identità culturali.