Da quando il turismo è diventato l'unica industria dell'isola, feste e tradizioni popolari, oltre che per il loro significato religioso, vengono considerate anche per l’"
appeal" turistico, per la capacità che hanno di richiamare turisti e ospiti sul territorio. Da questo punto di vista Ischia è ben messa. Non ci sono solo le feste patronali ma anche ricorrenze antiche e meno antiche entrate di diritto nel patrimonio culturale dell’isola più grande del Golfo di Napoli.
Ricordiamo le più seguite:
Actus Tragicus Il Venerdì Santo prima di Pasqua, per le strade di Forio va in scena la Passione di Cristo. Centinaia di figuranti in costumi d’epoca interpretano le tappe della Passione di Gesù dall’ultima cena fino al momento topico della crocifissione. La rappresentazione itinerante coinvolge l’intero centro cittadino dalla frazione di Monterone fino al piazzale Giovanni Paolo II, davanti la Chiesa del Soccorso.
Corsa dell’Angelo La Domenica di Pasqua sul corso principale di Forio, Lacco Ameno e Casamicciola Terme viene rievocato l’episodio evangelico dell’annuncio della Resurrezione di Cristo. Le quattro statue lignee di Gesù risorto, della Madonna, di San Giovanni e dell’Angelo vengono portate a spalla per le strade dei tre comuni seguendo un rituale articolato cadenzato da inni religiosi in latino. Di grande impatto la processione di Forio, cui, fin dal 1600, i residenti partecipano con grande pathos accalcandosi ai due lati di Corso Francesco Regine.
Festa di Santa Restituta Santa Restituta è la patrona di Lacco Ameno, il più piccolo dei sei comuni dell’isola. I festeggiamenti liturgici ricorrono dall’8 al 18 maggio, anche se la festa vera e propria va dal 16 al 18 del mese. La leggenda racconta che la Santa giunse priva di vita sulla
spiaggia di San Montano dopo che i Romani l’avevano caricata a bordo di una piccola imbarcazione, intenzionati a bruciarla viva in mezzo al mare. La barca però non prese fuoco risparmiando quest'ulteriore onta al corpo esanime della giovane donna. Una matrona cristiana di nome Lucina, avvertita in sogno dell’imminente sbarco della Santa, avrebbe poi trovato la ragazza in mezzo a centinaia di gigli bianchi, che di lì in avanti vennero associati all’immagine della Santa come simbolo di purezza e castità. Questi e altri momenti del racconto sono ancora al centro della rappresentazione che ogni anno, il 16 maggio, viene fatta sulla spiaggia di San Montano. Spettacolari i fuochi pirotecnici che chiudono i festeggiamenti.
Festa di San Vito San Vito è il santo patrono del comune di Forio. I festeggiamenti durano quattro giorni - dal 14 al 17 giugno - tra messe e processioni via mare e per le strade del paese. La statua del santo è stata disegnata dal grande scultore Giuseppe Sanmartino, l’autore del "Cristo velato", stupenda scultura custodita a Napoli nella Cappella Sansevero. Come succede anche durante la festa di Santa Restituta, nei giorni di San Vito una fiera mobile occupa l’intero litorale d’ingresso del paese. Spettacolari i fuochi pirotecnici a conclusione della festa.
Favoloso!
‘Ndrezzata La 'ndrezzata di Barano d’Ischia si svolge ogni anno il 24 giugno sul sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista a Buonopane, frazione di Barano d’Ischia. Viene effettuata da un corpo di ballo in abiti caratteristici, al ritmo del suono di piccoli bastoni e accompagnata da un canto rituale. La tradizione orale fa coincidere la ricorrenza con la fine di una lunga lite tra due gruppi di abitanti delle frazioni di Buonopane e Barano scoppiata a seguito del ritrovamento e la mancata restituzione di una cintura da parte di un giovane di "
Moropano". Cintura che - per inciso - era stata smarrita da una giovane ragazza di Barano. La pace, dopo ripetuti scontri tra le due fazioni, fu sancita davanti la Chiesa di San Giovanni bruciando l’oggetto della contesa. Evidenti i rimandi ai temi dell’eros e dell’onore, come pure la scelta del 24 giugno, termine del solstizio d’estate e ricorrenza di San Giovanni, rimanda all’antichissima tradizione pagana dei fuochi solstiziali. La ‘ndrezzata si svolge anche il lunedì Albis.
Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna La festa a Mare agli scogli di Sant’Anna ha un ruolo di primo piano tra le ricorrenze popolari dell’isola d’Ischia. La festa vera e propria è stata istituita soltanto nel 1932, trasformando in palio un’antica consuetudine dei pescatori di Ischia Ponte che, ogni anno, il 26 luglio, erano soliti raggiungere via mare insieme alle mogli incinte una cappella della vicina
baia di Cartaromana per venerare un’effigie di Sant’Anna, la madre della Madonna. Il rito era chiaramente benaugurale per l’esito della gravidanza, tant’è che durante il breve tragitto di ritorno venivano consumati dei pasti frugali a bordo delle imbarcazioni. Ad alcuni dei partecipanti a questa piccola sfilata venne l’idea di premiare la barca meglio addobbata per l’occasione e così nacque la festa. Con gli anni le scenografie si sono fatte sempre più complesse, con la necessità, a un certo punto, di garantire la statica delle imbarcazioni. Fu così che, a partire dagli anni ‘70, si cominciò ad adoperare un piano galleggiante come supporto alla realizzazione delle scenografie in gara, realizzando il secondo importante cambiamento di significato della ricorrenza. Non più, o non solo, festa delle barche, ma competizione tra vere e proprie installazioni artistiche galleggianti. Negli anni ‘90 il terzo cambiamento con la formula del "Palio dei Comuni", aprendo la competizione ai sei comuni dell’isola, alla vicina Procida, ai due comuni di Capri e al comune di Viareggio. Molto bello l’incendio del Castello Aragonese che chiude la festa.
Festa di Sant’Alessandro La Festa di Sant’Alessandro è giovane. Nel 1981, residenti e ospiti abituali del piccolo
borgo di Sant’Alessandro fondarono l’Associazione Culturale Pro Loco Sant’ Alessandro con l'intento di ristrutturare la piccola chiesa del borgo e restituirle il più possibile l'architettura originaria. Si decise di organizzare anche una sfilata in costumi d'epoca che rievocasse l'intera vicenda storica dell'isola d'Ischia, dai primi colonizzatori greci fino alla dominazione borbonica. E così da più di 30 anni ormai, il 26 agosto, giorno di ricorrenza del Santo, un fastoso corteo di oltre duecento figuranti parte, al calar del sole, dal Castello aragonese, attraversa per intero il corso principale del comune di Ischia e termina nella piccola contrada di Sant'Alessandro. Giunti a destinazione viene celebrata una messa nella piccola chiesa cui fanno seguito i classici festeggiamenti con degustazione di prodotti tipici e accompagnamento musicale. L'ordine della sfilata segue grosso modo quello delle diverse dominazioni a cui è stata asservita nei secoli l'isola d'Ischia: i coloni euboici di Pithekussai; gli Angioini e gli Aragonesi, il Rinascimento con la poetessa Vittoria Colonna; il Settecento di Carlo III; la breve stagione francese con Gioacchino Murat, fino al periodo borbonico dominato dalla figura di Ferdinando II. Alla sfilata di Sant’Alessandro hanno partecipato anche altre importanti associazioni provenienti da tutta Italia come gli sbandieratori Torri Metelliani di Cava de' Tirreni; i "Mammuttones", figuranti del carnevale di Mamoiada in Sardegna; il gruppo folkloristico scozzese di Aberdeen, senza dimenticare il locale gruppo della n'drezzata di Barano d'Ischia.
Festa di Santa Maria al Monte Il 12 settembre è un giorno importante per Forio e l'isola d’Ischia. È il giorno di Santa Maria e della splendida processione che si svolge alle pendici dell'Epomeo. Vale la pena arrampicarsi fin quassù a oltre 500 metri sul livello del mare per vedere la chiesetta, "
gemella" dell’altra chiesa di
San Carlo al Cierco; per vedere il bosco di castagni della Falanga e, soprattutto, per stare tra la gente che ogni anno accorre numerosa. Abbondante il cibo e il vino generosamente condiviso da tutti gli astanti, tra cui molti turisti stranieri. Via Bocca, laterale alla Strada provinciale che unisce il comune di Forio alla frazione di Panza, è la strada che bisogna percorrere per raggiungere il luogo dei festeggiamenti. In macchina, prudenza alla guida.
Festa di San Michele Arcangelo Il 28 e 29 settembre nella bellissima cornice di Sant'Angelo va in scena la festa di San Michele, protettore del borgo. È una processione molto sentita dai locali che per due giorni vivono intensamente le celebrazioni dedicate all’Arcangelo più importante della liturgia cristiana, il difensore della fede in Dio contro le orde di Satana. La processione a mare è il momento più suggestivo della ricorrenza, quello a cui gli abitanti di Sant’Angelo tengono di più con decine di imbarcazioni che seguono San Michele Arcangelo nella sua traversata da Punta Chiarito, la collina che cinge la baia di Sorgeto, fino alle Petrelle, dal lato opposto (rispetto a Sant’Angelo) della
spiaggia dei Maronti. Lungo il tragitto, il santo è continuamente accolto da spettacolari fuochi pirotecnici. In pratica, non c’è albergo, ristorante, bar e abitazione privata che non si senta in dovere di salutare rumorosamente l’angelo Mi-ka-El, nell’iconografia cristiana spesso raffigurato nell’atto di sconfiggere il Demonio, l'angelo del male.
La benedizione dei pesci di Forio La benedizione dei pesci si celebra a Forio durante la notte dell’antivigilia di Natale, tra il 23 e il 24 dicembre. Le campane della chiesa di San Gaetano e della
chiesa di Santa Maria di Loreto richiamano i fedeli già dalle 04:00 del mattino. Il popolo però è già sveglio: i pescivendoli preparano i rispettivi banconi con il pescato; taverne, bar e ristoranti restano aperti per questa notte bianca "
ante litteram"; le abitazioni sono illuminate a festa in un tripudio di banchetti che sono solo un assaggio di quello che toccherà condividere l’indomani. Poi, alle cinque del mattino comincia la funzione religiosa con la celebrazione della Santa Messa e i preparativi per la colazione: pasta e fagioli e vino bianco! La
banda musicale Città di Forio e i fuochi pirotecnici accompagnano la processione per le vie del centro.
Il presepe vivente di CampagnanoEvento realizzato dall’Associazione culturale "Villa di Campagnano" il presepe vivente è diventato ormai un appuntamento tradizionale di fine anno sull’isola d’Ischia, una manifestazione cui partecipano 200 figuranti e tantissimi ischitani e turisti affascinati dall’atmosfera senza tempo di questo antico borgo contadino del comune di Ischia. L’impegno organizzativo è imponente, con la "
messa in scena" dei mestieri più rappresentativi della comunità locale insieme ai temi classici del presepe napoletano dell'800. Numerosi gli stands di artigianato ed enogastronomia locale con la possibilità di assaggiare e acquistare numerose prelibatezze della cucina di terra ischitana, compreso dell’ottimo vino. Appuntamento perciò ogni anno il 28 dicembre (dalle 16.00 alle 22.00) con il Presepe Vivente di Campagnano.
Questa rassegna, nemmeno esaustiva, delle feste e tradizioni popolari sull’isola per avere un’ulteriore conferma che Ischia è sì un’isola turistica, ma molto di più e molto altro che una semplice località balneare. Scegliete perciò voi il periodo in cui venire a trascorrere le vostre vacanze: Ischia Vi aspetta!