Ci sono cose che non cambiano. Tradizioni antichissime che si rinnovano grazie soprattutto alla partecipazione popolare, a quel bisogno di "essere comunità" che per fortuna sull’isola d’Ischia continua a essere avvertito nonostante lo "spirito dei tempi" sembri suggerire il contrario.
La benedizione dei pesci è uno degli esempi più belli di questo rinnovato senso di appartenenza. Il rito si celebra la notte dell’antivigilia, tra il 23 e il 24 dicembre, e vi partecipa compatto il fiero popolo di Forio oltre a numerose adesioni dal resto dell’isola e da parte di tanti turisti affascinati da queste belle forme di religiosità popolare.
Le campane richiamano i fedeli già dalle 04:00 del mattino. Il popolo, di suo, è già sveglio: i pescivendoli intenti a preparare i banconi dove esibire il pescato; taverne, bar e ristoranti aperti tutta la notte per l’occasione; le abitazioni illuminate a festa in un tripudio di banchetti che sono solo un assaggio di quello che toccherà condividere l’indomani.