Non tutti sanno che i "ciucciari" di Fontana, frazione dell'omonimo comune di Serrara Fontana, per molti anni sono stati l’attività turistica più florida della parte alta dell’isola d’Ischia. Gli alberghi, i locali alla moda, i ristoranti si espandevano a valle, a partire dalla vicina Sant’Angelo, e così i contadini della «parte di sopra», da cui l’espressione dialettale "Mer ’e coppe", (dal greco mepos,- ουs che significa appunto, parte), cominciarono ad accompagnare i turisti a dorso di mulo sulla vetta dell’Epomeo.
Pare che negli anni ‘50, e anche oltre, in Piazza IV Novembre a Fontana stazionassero nei mesi estivi una sessantina di muli coi rispettivi padroni, tanto che a un certo punto fu necessario, non senza accesi scontri e code velenose, istituire la figura del "capo ciucciaro" su cui ricadeva il delicato compito di tenere ordinata la fila in attesa dell’arrivo dei turisti.
Col tempo le cose sono cambiate e la tradizione si è spenta. Fino a un paio di anni fa, quando tre giovani del posto - Agostino, Eugenio e Giuseppe i loro nomi -, hanno deciso di fondare l’associazione sportiva "Epomeo in sella" con lo scopo preciso di riprendere l’attività dei loro nonni.
Certo, l’hanno fatto a modo loro, in linea con i tempi, scegliendo innanzitutto di servirsi di cavalli anziché dei più testardi muli. E poi - decisamente l’aspetto più importante di tutta la faccenda -, hanno contribuito a mappare, insieme ai volontari del Club Alpino Italiano isola d’Ischia, il percorso che porta in cima all’Epomeo.
Il sentiero in questione è mappato col numero 501 e va dalla Piazza di Fontana fino alla famosissima Chiesa del Soccorso, passando per il bosco di acacie dei Frassitelli e quello di castagni della Falanga, per arrivare infine al centro storico di Forio transitando in località Piellero.
Favoloso!
Sarebbe bello se i cavalli stessero, come un tempo, ad attendere i turisti al centro del paese e invece, per raggiungere Agostino Iacono e i suoi amici, bisogna imboccare la strada (Via Epomeo) che poco dopo la Piazzetta porta su fino a circa 1,5 km dai 789 metri della vetta dell’Epomeo.
Quattro i percorsi che partono in corrispondenza del grazioso negozio di souvenir del vulcanico Agostino, che è un pò l’anima e il leader di questa lodevole iniziativa.
Il primo è l’escursione classica che dal punto di raduno arriva in 35/40 minuti a ridosso dell’antico
eremo di San Nicola, uno dei più importanti esempi di architettura rupestre dell’isola d’Ischia. Ogni cavallo ha un portatore che coordina a piedi la fase di salita lungo una mulattiera che mano mano si restringe fino a diventare una canaletta stretta scavata direttamente nella roccia di tufo. Dalla chiesina guadagnare la vetta è un gioco da ragazzi, oltre che essere quasi un obbligo una volta arrivati fin quassù.
La cima del Monte Epomeo è infatti un punto di osservazione panoramico senza eguali, con una vista che nelle giornate terse abbraccia senza soluzione di continuità la penisola Sorrentina, Capri, le isole Pontine, il Promontorio del Circeo e, naturalmente, l’intero periplo dell’isola d’Ischia. La discesa viene fatta a piedi per dare modo agli escursionisti di soffermarsi su scorci e paesaggi cui immancabilmente non si è fatto caso nella fase di salita.
Il secondo percorso è stato rinominato “Sulla cresta dell’Isola” perchè si snoda lungo il sentiero che sovrasta il bosco di castagni della Falanga per arrivare alla "
Pietra dell’Acqua", un grosso blocco tufaceo tipico della geomorfologia di Ischia, al cui interno era stata scavata una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, da cui il nome. Questo sentiero è di preferenza riservato a chi sa andare già a cavallo.
Terzo e quarto sentiero si chiamano inequivocabilmente "
Tramonto e cena"
e "
Alba e colazione". Quest’ultimo si effettua solo il giovedì ed è per un minimo di 5 persone, mentre per l’altro ci si dà appuntamento due ore prima del tramonto, si raggiunge la vetta per assistere alla spettacolare scomparsa in mare del sole, e poi si guadagna il meritato ristoro in un accorsato locale della zona, con le pietanze della cucina di terra dell’isola d’Ischia.
Se siete stanchi delle solite giornate trascorse sotto l’ombrellone, fatte solo di mare, sole e chiacchiere senza costrutto, non avete che da rivolgervi ai ragazzi di "Epomeo in sella". Saranno Agostino & Co. a farvi conoscere l’altra Ischia, quella di "
Mer’e coppe", la parte di sopra dell’isola più grande e bella del Golfo di Napoli.
[Aggiornamento]
L'associazione "Epomeo in sella" oggi non esiste più. Uno dei tre soci, Eugenio, ne ha però fondata una nuova, "Cavallo e Uomo", che copre le medesime attività. Seguono i contatti.
Associazione Cavallo e Uomo
Tel.: +39 3349876655 oppure +39 3394910480
Email: info@cavalloeuomo.it