Dal punto di vista geologico la collina di Zaro, nel comune di Forio, è il prodotto di una delle eruzioni che hanno interessato l’isola d’Ischia negli ultimi 10.000 anni. Da quello paesaggistico-ambientale, invece, Zaro è invece uno degli esempi migliori che si può fare sul perchè «isola verde» è l’altro appellativo con cui Ischia è conosciuta nel mondo.
Una base di roccia granitica e terra nera su cui il compositore britannico Sir William Walton, con l’ausilio del paesaggista Russel Page ma, soprattutto, per volere della giovane moglie argentina Susanna Gyl costruì, a partire dal 1949, la sua magnifica residenza. Sopra ogni cosa Walton, Lady Susana e Page realizzarono qui, sul versante nord-occidentale dell'isola d'Ischia, uno dei giardini mediterranei e subtropicali più belli al mondo,
La Mortella, addirittura insignito, nel 2004, del premio "Il parco più bello d’Italia", ideato dall’azienda leader nel giardinaggio Briggs&Stratton.
Anche Luchino Visconti, uno dei più grandi registi che il cinema italiano abbia mai avuto, decise di acquistare una bella villa nel cuore del bosco di Zaro, quella
Colombaia che da anni è una delle immagini-cartolina dell’isola, simbolo dello spiccato senso estetico del regista e scenografo milanese, a sua volta aiutato nell’impresa di ristrutturar casa dal noto architetto e "
interior designer" Giorgio Pes.
Favoloso!
La natura di Zaro, la sua rigogliosa flora mediterranea, la vista del mare e lo sfondo della Chiesa del Soccorso non poteva certo lasciare indifferente lo star system di casa nostra, che qui ha realizzato alcune delle ville più belle che ci sono in Italia. Abitazioni di pregio magnificamente inserite nel paesaggio circostante che, nel tempo, ha assunto le caratteristiche tipiche di una tranquilla ed esclusiva zona residenziale.
Dal 1994 poi una parte del bosco è meta di pellegrinaggi in scia a presunte apparizioni della Madonna. Le gerarchie ecclesiastiche, pur mantenendo uno stretto riserbo su queste vistose manifestazioni di fede, di fatto ne assecondano la diffusione. Il risultato, nel frattempo, è che più di qualche operatore alberghiero ha cominciato a scommettere sulle potenzialità del turismo religioso, segmento che già altrove ha modificato, decisamente in meglio, le sorti economiche di intere province: Lourdes, Medjugorie, San Giovanni Rotondo solo per ricordare le località più famose. Nel caso di Ischia sarebbe un tassello in più di fianco al mare, le terme, il clima, l’agricoltura, la montagna, con il vantaggio importante di un ulteriore e decisivo passo nella direzione della completa destagionalizzazione dei flussi turistici.
In attesa che diventi qualcosa d’altro e di diverso, il bosco di Zaro (dal belvedere recentemente intitolato a San Josemaria Escrivà, fondatore dell’Opus Dei, proseguendo per via Francesco Calise fin oltre la Colombaia di Luchino Visconti e il santuario della Madonna di Zaro) è un altro degli itinerari escursionistici su cui si cimentano tanti appassionati del
trekking a Ischia. Accessibile a tutti, la passeggiata termina nel comune di Lacco Ameno, poco distante dalla splendida baia di San Montano.
Provare per credere!