Ingredienti (6 persone):
- 2 conigli "di casa" peso netto (max. 1,2 Kg.);
- 10 pomodorini (del Vesuvio o datterini);
- maggiorana fresca q.b.;
- timo (o piperna) q.b.;
- 4 bicchieri di vino bianco, possibilmente Biancolella o Forastera;
- 1 bicchiere abbondante di olio extravergine di oliva (mezzo per coniglio);
- olio di semi di arachidi per friggere;
- sale q.b.;
- prezzemolo per fasciare le interiora;
- 2 peperoncini freschi;
- 3 teste di aglio (italiano);
- un tegame di creta già usato.
Fino a qualche decennio fa, a Ischia, per coniglio "di casa" si intendeva quello allevato nelle fosse e alimentato esclusivamente con graminacee, foglie e steli delle leguminose (fave sopratutto), residui di potatura dei vitigni e degli alberi da frutto. Oggi questa tecnica colturale è stata scalzata dall’allevamento in gabbia e dall'utilizzo di mangimi industriali anche se è prassi, nell’allevamento domestico, cercare di bilanciare il "nuovo" sistema di produzione con il tradizionale regime alimentare dell’animale.
La pezzatura dell’animale macellato non deve superare i 1200 grammi, compresi il fegato e le interiora. Va macellato almeno un giorno prima della cottura, appeso a un gancio metallico per favorire la fuoriuscita del sangue in eccesso, quindi fatto scolare, lavato e deposto in frigo per il rassodamento delle carni.