"Un territorio un vino". È questo il motto alla base del progetto "Arcipelago" della famiglia Muratori. Valorizzare un territorio attraverso la produzione di un vino di qualità. A Ischia, poi, questa famiglia di Brescia ha realizzato un investimento che dà l’esatta dimensione della passione e l’impegno necessari per la difficile "arte" della viticoltura. Non si spiega altrimenti l’idea di realizzare nel 2003 i "Giardini Arimei" la splendida tenuta di via Pietra Brox a Forio.
Quattro ettari di vigneto e un cantina di 600 metri quadri, più che un investimento sono stati un vero e proprio atto d’amore verso l’isola d’Ischia, tenuto conto che il terreno, come pure la cantina, veniva da oltre quarant’anni di abbandono. E le ragioni dell’abbandono sono da ricercare nella difficile orografia del territorio. Soprattutto, nell’impossibilità di meccanizzare il processo produttivo con inevitabile ricaduta sui costi.
Ostacoli che però non hanno impedito alla famiglia Muratori di realizzare - quasi da zero - una magnifica tenuta, nel 2014 aperta per la prima volta al pubblico durante la vendemmia. Noi di ProntoIschia siamo andati per assistere a un rito antichissimo, e poi, perché, come ribadito da Michela Muratori, responsabile della comunicazione dell’Arcipelago Muratori, "il miglior modo per capire cosa vuol dire vendemmiare è farlo concretamente".
Favoloso!
Invito raccolto da tantissimi turisti e residenti che, complice una bella giornata di settembre, hanno raggiunto i "Giardini Arimei" per vendemmiare l’Uva Rilla, uno dei cinque vitigni autoctoni (gli altri sono il Biancolella, la Forastera, San Lunardo e Coglionara) coltivati in questa tenuta nel versante sud-occidentale dell’isola d’Ischia.
Solo un’ora di lavoro nei campi, sufficiente però a capire cosa significa veramente fare "
agricoltura sostenibile" al di là delle mode lessicali del momento. Significa, - ed è una politica che la famiglia Muratori porta avanti in tutte e quattro le tenute che compongono l’Arcipelago - ristabilire l’equilibrio microbiologico del terreno attraverso la somministrazione di funghi "
micorrizici" che, a contatto con l’apparato radicale della vite ne potenziano il sistema immunitario, ottenendo maggiore resistenza agli stress idrici e agli attacchi dei patogeni. "
Simbiosi" è la parola chiave, e "
viticoltura simbiotica" è il processo attraverso cui si ottiene la progressiva riduzione dell’uso dei solfiti.
È in questo modo che vengono prodotti il passito secco "Giardini Arimei" e l’Ischia Bianco DOC "Pietra Brox", lavorati in una bellissima cantina del 1878 interamente scavata nel soffice tufo verde del Monte Epomeo. I fratelli Muratori hanno provveduto "
solo" - si fa per dire - a rifare i soffitti, senza necessità di intervenire sui muri portanti alle cui estremità sono ancora visibili le "
ventarole", bocche scavate nello spessore della roccia per garantire la costante aerazione della cantina. Lo stesso per i palmenti, le vasche in lapillo dove gli agricoltori lasciavano a fermentare il mosto pigiato. In questo caso sono state coperte le vasche e vetrificate le pareti interne, lasciando per il resto inalterata questa significativa testimonianza dell’antica architettura rupestre dell’isola d’Ischia.
Il "resto" lo fanno il panorama e i colori generosi del tramonto foriano, con lo sfondo della piccola Ventotene nell'arcipelago pontino. Più che raccontarlo bisogna esserci, e se avete voglia di visitare cantina e vigneti della Tenuta Giardini Arimei nella piana di Montecorvo, a
Panza, basta chiamare il numero: +39.030.7451051. Le visite guidate sono possibili ogni venerdì dalle 15.30.
Magia dell’isola d’Ischia!!!